L’Università di Pechino: un centro di ricerca d’avanguardia che ha segnato la storia sociale e culturale della Cina

Affondando le sue radici in origini antichissime, la Cina ha costruito la sua identità peculiare, fatta di memorie, usanze e preziose tradizioni, attraverso le numerose stratificazioni sociali e culturali che si sono succedute nel corso dei secoli. E se ancora oggi i principi del confucianesimo dettano le regole per la condivisione di un codice di comportamento morale che ispiri il modo di essere della popolazione, l’impetuosa crescita economica e la progressiva apertura al mondo, compiuta dalla “Terra di Mezzo” negli ultimi decenni, hanno imposto una marcata accelerazione in termini di tecnologia e innovazione. Così, per rispondere alle straordinarie sfide imposte dal nuovo mercato economico, la Cina ha sapientemente deciso di investire in una puntuale riforma del sistema educativo in grado di trasformare il Paese in una miniera di risorse umane competenti e preparate.

Peking University

E quale luogo più dell’Università può costituire lo scenario migliore per generare talenti e coltivare quel capitale umano protagonista d’innovazione? Per questo motivo, da qualche decennio, numerose sono le università e le accademie cinesi che si stanno impegnando a diventare centri d’eccellenza nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie d’avanguardia. Tra queste un posto di primo piano è sicuramente occupato dall’autorevole Peking University, prima università nazionale del Paese del Dragone. Fondata a Pechino nel 1898 con il nome di Università Imperiale della Capitale, in sostituzione dell’antica Guózǐjiàn, l’Ateneo ha assunto il nome attuale nel 1912 quando il governo la pose ai vertici della promozione dell’educazione superiore, con lo scopo di costruire la classe dirigente del XXI secolo. Comunemente conosciuta come Beida, dai caratteri iniziali del suo nome in cinese, la Peking University ha svolto nel tempo un ruolo essenziale nella costruzione e nella crescita della Cina moderna, coniugando sapientemente i tradizionali valori della cultura cinese con i nuovi dettami della scienza e del progresso imposti dal nuovo millennio.

Nel corso di tutta la sua storia, l'Università di Pechino si è distinta infatti come centro di libertà intellettuale, propulsore di alcuni dei principali movimenti culturali e politici che hanno segnato il Paese, come la protesta di Piazza Tiananmen nel 1989. È nelle sue aule che si sono formati, inoltre, molti dei personaggi che nel passato e nel presente più recente hanno fatto la storia.

Tra i più importanti ricordiamo:

Lu Xun, fondatore della lingua cinese moderna

Mao Zedong, rivoluzionario portavoce del Partito Comunista

Robin Li, co-fondatore di Baidu, corrispettivo sinico di Google

Oggi, grazie ad un’ampia offerta didattica composta da 93 corsi di laurea, 199 programmi di specializzazione post-laurea e 173 percorsi di dottorato, l’Università di Pechino rientra nel ranking dei cinquanta Atenei più prestigiosi del mondo, in termini di qualità della didattica e servizi dedicati agli studenti.

Oltre ad una formazione di alto profilo, gli allievi possono infatti coltivare i propri interessi e curare il proprio benessere psico-fisico attraverso molteplici attività extracurriculari, come ad esempio la partecipazione all’annuale competizione sportiva Beida Cup Athletic Championships o ai numerosi concorsi dove poter cimentare le proprie abilità canore, divertendosi e stringendo amicizia con allievi provenienti da tutte le parti del mondo.

L’Istituzione vanta infatti un primato importante: è la stata la prima università cinese ad ammettere, nel lontano 1952, l’iscrizione di studenti stranieri ai suoi corsi, confermando così la sua vocazione d’avanguardia.

Inoltre, a chiunque voglia apprendere in modo intensivo la lingua ufficiale del Paese è dedicata la Scuola per l’insegnamento del Cinese che, durante l’estate, organizza corsi di mandarino per stranieri di durata variabile, dalle quattro alle otto settimane, abbinati a lezioni sulla cultura, sulla società e sulla storia.

Quest’eccezionale offerta didattica trova perfetta collocazione in una sede di incomparabile bellezza. Il campus universitario, noto come "Yan Yuan", ossia Giardino di Yan, è situato nel distretto di Haidian, un sobborgo occidentale di Pechino, sede di numerosi college e università. Circondato dal Lago Weiming e a pochi passi dall’eccezionale Palazzo d’Estate, il campus occupa l’antico sito dei giardini reali della dinastia Qing e conserva il classico stile paesaggistico cinese, caratterizzato da pagode, giardini ed edifici storici tipici della tradizione sinica. Inoltre, al suo interno ospita diversi musei, come l’affascinante “Museo d'Arte e Archeologia Arthur M. Sackler” in cui poter ammirare oggetti e manufatti appartenenti al Periodo dei Regni Combattenti, quando tra il 453 a.C. e il 221 A.C., numerosi Stati entrarono in guerra per ottenere la supremazia dell’antica Cina. Non solo quindi formazione didattica all’avanguardia, ma storia, tradizione e cultura si intrecciano per tracciare la Nuova Via della Seta, un percorso fatto di conoscenze culturali e scientifiche che si arricchisce ogni giorno per traghettare la Cina nell’olimpo del mondo.

Marta Frescura

Marta Frescura

Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno, si interessa di arte e di cinema, fantasticando tra quadri impressionisti e scene girate tra i mercatini di Notting Hill. Delle tante esperienze all’estero conserva i colori, i profumi e una valigia piena di emozioni e funny quotes, sempre pronta per essere riempita ancora. Sostenitrice del “learning by doing”, crede nell’alto valore della formazione come promotore di sviluppo.

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