Pechino: dall’età della pietra alla modernità, una storia da ammirare da vicino
Pechino, la capitale del paese più popoloso al mondo, la capitale della Cina. Con i suoi 21,54 milioni di abitanti e circa tre millenni di storia, è una delle città più singolari al mondo, in cui passato e futuro si fondono in un’elegante cornice. Nome “romanizzato” del cinese Beijing, Pechino è il centro politico, culturale e commerciale del paese, il nucleo da cui proviene la spinta propulsiva del progresso e della ricchezza, una metropoli ormai internazionale. Il principale motivo di vanto di Pechino è sicuramente la sua storia millenaria, che risale agli albori dell’umanità.

Le prime tracce di civiltà sono datate infatti all’età della pietra, grazie ai resti dell’Uomo di Yuanmou, dell’Uomo di Lantian e dell’Homo Pekinensis che risalgono rispettivamente a 1.700.000, 800.000 e 700.000 anni fa. Numerose furono poi le dinastie di imperatori, dai Qin ai Tang, dai Ming ai Qing, che hanno contribuito a costruire le fondamenta di una civiltà, che ancora oggi custodisce gelosamente le proprie origini e conserva ancora i suoi tratti distintivi. Lo si vede bene negli edifici e nelle principali attrazioni della città, che trasudano antichità e trasmettono tutta la grandezza di un florido impero, prima fra tutti la Grande Muraglia cinese, il simbolo per antonomasia della Cina. Dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità e annoverata a buon diritto tra le sette meraviglie del mondo, è un sito assolutamente imperdibile. Costruita oltre 2000 anni fa, si snoda, proprio come un dragone in tutta la sua imponenza, per quasi 22 mila chilometri tra montagne e deserti, fino agli altopiani dell’ovest.
Ma non è unicamente la Muraglia ad essere rispettabile, sono tantissime le attrazioni degne nota, perciò prendete appunti e iniziate subito a pianificare il vostro tour nella bellissima Beijing.
Dalla Città Proibita alla famosissima Piazza Tienamen è possibile ripercorrere i momenti salienti della storia cinese, da un lato il simbolo dell’impero, il palazzo più antico al mondo e meglio conservato, dall’altro l’emblema del Comunismo, con il mausoleo di Mao Zetung, il monumento ai caduti e le cinque porte, il tutto rigorosamente rosso vermiglio. Da qui è possibile poi visitare il Tempio del Cielo, il più importante della città, in cui gli imperatori delle dinastie Ming e Qing si ritiravano ogni solstizio d’inverno per fare offerte e pregare il Cielo per un raccolto propizio. Il Cielo, in cinese Tian, era la divinità suprema della religione tradizionale cinese - proprio per questa ragione l’imperatore era detto “figlio del Cielo” - a cui si affiancano numerose altre divinità naturali, i cui templi dedicati sono tutt’oggi visitabili, come il Tempio della Terra, ad indicare le origini animiste della religione tradizionale, che individua il suo fulcro nella venerazione delle forze della natura, degli spiriti e degli antenati.

Per rendere ancora più profonda e indimenticabile la visita alla Pechino antica, potrete proseguire il giro su di un risciò, il mezzo di trasporto tradizionale, ideale per sgusciare tra gli hutong, gli antichi vicoli che conducono al vero cuore della città. Le antiche abitazioni a corte e a pagode, i pozzi, da cui deriva appunto il nome di hutong, i primi quartieri, le decorazioni in pietra e i giardini di mandorli in fiore costituiscono la vera essenza di Pechino. La visita continua tra le inimitabili costruzioni d’età imperiale, come il parco Beihai, le tombe della dinastia Ming, la Torre del Tamburo, la residenza del principe Gong e il Giardino della Virtù e dell’Armonia. Imperdibile è anche il Palazzo d’Estate, uno dei giardini più grandi e più antichi al mondo, l’Unesco lo definisce “un capolavoro cinese di progettazione di giardini. Il paesaggio naturale delle colline e le acque a cielo aperto si combinano con caratteristiche artificiali come padiglioni, sale, palazzi, templi e ponti andando a formare un armonioso insieme di eccezionale valore estetico”.
Il nome cinese Yihe Yuan, Giardino della coltivazione dell'Armonia, riassume esattamente le vibrazioni di questo luogo magico, dove l’armonia dello spirito si fonde in quella dello sguardo, totalmente immerso nella contemplazione di un connubio perfetto tra natura e genio umano. Ed è esattamente questo il leitmotiv che anima tutta l’architettura di Pechino, che coniuga l’amore per la natura, i parchi e i loro piccoli abitanti con l’estro artistico e tecnologico, che dà vita a imponenti grattacieli, altissimi, vivacissimi e hi-tech. E così, abbandonando il risciò e saltando su un taxi bicolor, si può ammirare lo strepitoso skyline, le strade affollate, i negozi e i locali all’ultima moda, lo stadio, il Water Cube, icona dei giochi olimpici, e le numerose stradine a tema, originali ed eclettiche come il Distretto artistico 798, vero emblema dell’urban style. Per gli amanti della cultura senza dubbio l’Opera è una tappa obbligatoria. Meglio nota come Centro nazionale per le Arti dello Spettacolo o l’Uovo, per la sua forma a cupola, è un edificio davvero unico nel suo genere, che merita una visita anche solo dall’esterno.
Completamente circondato da un lago artificiale, questo teatro presenta una cupola in titanio e vetro ad alta trasmissione luminosa, per cui, visto dall’alto, appare davvero come un enorme uovo galleggiante sull’acqua. Un capolavoro di architettura del tutto singolare, un emblema immediatamente riconoscibile e che trova un corrispettivo solamente nel teatro dell’opera di Sidney.
A Pechino ce n’è davvero per tutti i gusti. Anzi, a proposito di gusti, non potete assolutamente ripartire senza aver assaggiato la tipica anatra alla pechinese, un piatto nazionale che esiste fin dall’epoca imperiale, una vera prelibatezza.
Pechino è nota infatti anche per la sua lunga tradizione culinaria e un tour gastronomico è esattamente quello che ci vuole per completare questo straordinario viaggio alla scoperta di Pechino, che stupirà e appagherà tutti i vostri sensi.