Sapere, passato e bellezza: il Museo di Shanghai, nel cuore della città uno “stargate” per il futuro

Ciò che tiene insieme il passato, il presente e il futuro è il tempo, la misura di tutte le cose, lo spazio in cui l'uomo ha la libertà agire, il fil rouge che conduce le sorti dell’umanità. Perché, per comprendere il presente in cui viviamo e prefigurarci il futuro che vivremo, è assolutamente necessario conoscere il passato, tutto ciò che, un passo dopo l’altro, ci ha portato esattamente dove siamo oggi, i grandi uomini, le piccole e grandi conquiste, i miti e le antiche tradizioni. Ogni luogo custodisce gelosamente le memorie dei tempi che furono, un po' come si fa con i cimeli di famiglia, le vecchie foto sbiadite e le ricette delle nonne. Ogni luogo conserva un carattere distintivo proprio grazie a quella tradizione, nel vero senso del termine, ossia tramandare, conservare e affidare ai posteri una preziosa eredità.

Museo Shanghai

Per questo è importante fare un salto a ritroso se si vuole realmente conoscere una realtà, una città, comprenderne la cultura e l’evoluzione, avere una visione completa e vivere un’esperienza totalizzante. Sapere, passato e bellezza sono i tre pilastri su cui da sempre poggia la grandezza dell’umanità, racchiudono il senso della nostra intera vicenda. Ecco spiegata la ragione per cui dai musei di tutto il mondo si diramano lunghe e intrepide code di turisti, che, armati di ombrellini, Canon e brochure, sono ansiosi di abbuffarsi di meraviglie. Lo stesso spettacolo si ripete ogni giorno davanti a centinai di musei, dal British Museum di Londra al Prado di Madrid, dai Musei Vaticani al Louvre di Parigi, dall’Ermitage di San Pietroburgo al Museo di Shanghai. Forse vi sembrerà un po' pretenzioso come accostamento, specie in una visione “occidentocentrica”, ma il mondo orientale presenta in realtà una storia antichissima, tanto quanto la nostra, e una ricchezza di reperti che non ha nulla da invidiare ai bronzi di Riace.

Perciò oggi vi porterò in un viaggio alla scoperta dei tesori della Perla d’Oriente, la città più grande di tutta la Cina, il cui Museo è assolutamente imperdibile.

Situato nel distretto di Huangpu, il centro nevralgico di Shanghai, custodisce le pietre miliari della storia cinese, dalla preistoria alle dinastie imperiali. La struttura, progettata per richiamare la forma di un “ding”, l’antico vaso cerimoniale cinese, si affaccia sulla Piazza del Popolo, il cuore della Parigi d’Oriente, che ospita delle architetture uniche e ultramoderne a tema cultura, business e turismo. È uno dei luoghi di maggior interesse di questa affascinante città che si rallegra del suo variopinto riflesso sul fiume Huangpu. Il Museo di Shanghai è stato fondato nel 1952 ed espone una delle più ricche e interessanti collezioni d’arte del paese, dal Neolitico fino all’ultima dinastia Ching: ospita bronzi, sculture buddiste, ceramiche, porcellane, pitture, calligrafie, sigilli, oggetti in giada, monete, arredamento e costumi delle minoranze etniche.

Il principale motivo di vanto di questo museo, che custodisce più di 120.000 beni culturali, è senza dubbio la sua collezione di pezzi in bronzo, che, con più di 400 esemplari sapientemente decorati, regala una fedele immagine della Cina antica. Con una panoramica dal XVIII secolo a.C. al III secolo a.C., i reperti raccontano frammenti della vita di un tempo, oggetti di vita quotidiana come i contenitori in bronzo per il vino, il cibo, gli strumenti musicali, i contenitori per l’acqua, le armi e altri recipienti che si datano dalla dinastia Xia (XXI secolo a.C.) fino al Periodo degli Stati combattenti (221 a.C.). L’incanto prosegue nella Stanza del Sigillo, in cui si ha l’impressione di ripercorrere l’antica Via della Seta, come una sorta di nuovo Marco Polo.

I sigilli, più di 500 pezzi, dalla dinastia Zhou (1024-256 a.C.) alla dinastia Qin (1644-1911), forniscono una chiara immagine di ciò che rappresentava la seta per l’antico Catai, in un tripudio di colori, ricami, decori e accessori che rivelano l’antica creatività e il sogno della ricerca della felicità. Inoltre, le stanze delle antiche ceramiche e porcellane, delle giade, della calligrafia e degli antichi dipinti sono espressione di tutta la delicatezza, l’eleganza e la raffinatezza di questo antichissimo popolo, per la cui storia e cultura millenarie non si può che nutrire rispetto e venerazione. La visita al museo di Shanghai è un vero e proprio viaggio nel tempo, un’esperienza di grande effetto, soprattutto se pensiamo che lo “stargate” si trova nel vivo nucleo della città moderna, tra grattacieli, piloni e strutture in stile futurista. Da oggi quindi quando penseremo a Shanghai non ci verrà in mente soltanto l’omonimo gioco delle bacchette, l’altrimenti detto mikado, ma penseremo ad una città, ormai una metropoli internazionale, in cui è possibile giocare con i secoli, in bilico tra passato e futuro, con tutte le emozioni di un presente frizzante e in divenire.

Anthea Claps

Anthea Claps

Laureata in Filologia classica presso l'Università Federico II di Napoli, ha una grande passione per l'arte, la musica e i viaggi. Animata da insaziabile curiosità, sostiene l'importanza della cultura e del "never stop training".

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